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Firenze, 28 settembre 2021. Una mostra colta e raffinata, in linea con lo stile che contrassegna da sempre gli eventi ospitati al Museo del Bargello, è quella che attende il visitatore fino al 9 gennaio 2022 nelle ovattate ed accoglienti sale allestite al piano terreno del museo fiorentino. La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista mette in scena 57 opere: pitture, sculture, stampe, incisioni, fotografie provenienti da musei, biblioteche e istituti di cultura internazionali come il Musée d’Orsay, il Museo Rodin, il Museo del Prado, la Pinacoteca di Brera, gli Uffizi, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – Museo dell’Ottocento di Ferrara e il Museo Etrusco di Villa Giulia, oltre a importanti collezioni private.
La mostra, a cura di Carlo Sisi e Ilaria Ciseri, è realizzata con il contributo e il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il patrocinio del Comitato “700 Dante” coordinato dal Comune di Firenze e il contributo di Fondazione CR Firenze.
L’esposizione che nel titolo, La mirabile visione, rimanda agli studi danteschi di Giovanni Pascoli, è articolata in 6 sezioni, rispettivamente dedicate alla scoperta del più antico ritratto di Dante, opera di Giotto, nella cappella del Bargello (1840), alle suggestioni della Vita Nova nella seconda metà dell’Ottocento, ai grandi e tragici personaggi della Commedia rappresentati nell’ambito artistico internazionale, alle opere presentate al Concorso Alinari del 1901 e alle illustrazioni più affini alla sensibilità simbolista, ma anche alla risonanza della Commedia nella produzione letteraria di Giovanni Pascoli e Gabriele d’Annunzio.
Tra le opere in mostra capolavori di protagonisti assoluti del periodo tra i quali Giovanni Duprè, Amos Cassioli, Gustave Doré, Auguste Rodin, Jean-Baptiste Carpeaux, Emile-Antoine Bourdelle. L’itinerario si sofferma inoltre su due grandi imprese editoriali: il Concorso Alinari per l’illustrazione della Divina Commedia del 1900 a cui parteciparono tra gli altri anche Giovanni Fattori, Galileo Chini e Plinio Nomellini e l’edizione della Commedia pubblicata nel 1911 da Leo S. Olschki. La prima convocò gli artisti intorno all’illustrazione del poema con risultati coerenti con la contemporanea temperie simbolista, la seconda, definita “monumentale”, vide come protagonista Gabriele D’Annunzio chiamato a scrivere l’introduzione al prezioso volume.
Tra i lavori esposti, anche il singolare ritratto del poeta (copia dell’affresco di Giotto presente nella Cappella della Maddalena) realizzato a matita sul retro della copertina di un’antica edizione del Convivio dall’inglese Seymour Kirkup. Il percorso si conclude con la forte evocazione dell’Isola dei morti di Arnold Böcklin, presente nella copia fedele di Otto Vermehren, e con la proiezione di un video che offre una selezione dal film Inferno del 1911, realizzata ad hoc da Francesco Galluzzi e Federico Bucalossi.
(Fiamma Domestici)