Fortezza da Basso: al via la gara per il nuovo padiglione Bellavista con una sala congressuale da oltre 2500 posti

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Vista aerea di un edificio moderno con un tetto verde sopraelevato, circondato da diverse case con tetti in terracotta. Strade laterali con automobili parcheggiate e persone che si avviano verso l'ingresso dell'edificio, che presenta ampie vetrate e una zona esterna con gradini e panchine.

Firenze, 15 novembre 2022. Con un investimento  di 26 milioni di euro prende forma alla Fortezza da Basso, nell’area tra la sede dell’Opificio delle Pietre Dure, l’ex Liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale (area attualmente occupata dall’ex magazzino del tribunale e dal padiglione temporaneo Rastriglia, che verranno demoliti), il nuovo padiglione Bellavista con il progetto esecutivo approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale di Firenze. L’operazione va di pari passo con l’approvazione del progetto definitivo del terzo lotto dei lavori di restauro dei Bastioni Imperiale e Strozzi con un investimento di oltre 1,2 milioni di euro.

Entro 10 giorni andremo in gara con i lavori del nuovo Padiglione Bellavista – ha dichiarato l’assessore comunale ai lavori pubblici Tita Meucci – La realizzazione del padiglione sarà preceduta da una bonifica bellica dell’area e sarà accompagnata dalla sorveglianza attiva di archeologi a tutela delle preesistenze del luogo. La copertura del padiglione si inserirà nel percorso paesaggistico di visita delle mura e dei bastioni in corso di progettazione”.

Il progetto esecutivo su una superficie complessiva di 5.100 metri quadri, prevede la realizzazione di una sala da oltre 2500 posti, una sala espositiva, un sistema di percorsi esterni, giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura per massimizzare funzionalità e recupero monumentale. La struttura si articolerà su un piano interamente dedicato ad attività congressuali e fieristiche, un piano interrato prevalentemente destinato alla ristorazione, allo stoccaggio e ai servizi igienici, un primo piano per gli impianti e l’accesso alla copertura con giardini pensili e percortsi esterni. L’organizzazione  dell’edificio e l’uso dei materiali, dei processi e metodi edilizi utilizzati contribuiranno alla tutela della salute, con il contenimento al minimo di materie non rinnovabili grazie alla scelta di materiali eco-compatibili.

(F.D.)