“Nuova Antologia”: domani la presentazione del nuovo fascicolo della storica rivista a Villa Vittoria Cultura

Eventi culturali

Firenze, 15 luglio 2025. Per la presentazione del nuovo fascicolo della rivista “Nuova Antologia” l’appuntamento è domani alle 18:30 a Villa Vittoria Cultura. L’incontro, organizzato in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, segna il 160° anniversario della pubblicazione di una delle riviste italiane più autorevoli, nata a Firenze nel 1866 ed erede della ”Antologia” di Giovan Pietro Vieusseux.

Gli interventi saranno affidati a due autori del numero di aprile-giugno della rivista, il Professor Gabriele Paolini, che presenterà il suo contributo “Giovanni Spadolini, l’ultimo incontro con Papa Wojtyla”, e Alice Rossi con una riflessione sul tema “Lolita compie settant’anni”. A introdurre e moderare l’evento sarà Giovanni Fittante, presidente di Villa Vittoria Cultura. A seguire, i saluti di Antonio Pagliai, direttore editoriale del gruppo Polistampa, e di Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia e direttore della rivista.

Il volume include lo scritto di Antonio Motta, “Sciascia e l’orrore per l’atomica”, oltre a interventi di importanti studiosi di economia, politica internazionale, arte e letteratura: Andrea Becherucci sul carteggio fra Carlo L. Ragghianti e Rodolfo Siviero, Franco Gallo sulla Presidenza Ciampi, Stefano Folli con il suo “Diario politico”, Giorgio Starace su Mosca, Francesco Gurrieri sulla “materia” dell’opera d’arte, Tito Lucrezio Rizzo sull’economia cinese contemporanea, Riccardo Renzi su Italo Calvino. Per concludere con l’articolo di Paolo Bagnoli, “L’Europa di Ventotene”, e le Pagine sul Ventennio di Paolo Nello e Aldo A. Mola.

“Ospitare questo evento – ha dichiarato Giovanni Fittante – significa rafforzare la nostra missione: fare di Villa Vittoria un punto d’incontro dove il sapere si trasmette, si trasforma e si apre al dialogo. Il 160° anno di Nuova Antologia è una testimonianza viva del valore del pensiero critico e della cultura che sa parlare al presente. Siamo orgogliosi di esserne parte”.