La situazione indotta dal covid-19 ha richiamato all’attenzione degli studiosi e degli operatori l’importanza di un’interpretazione di salute e malattia come eventi che dipendono da molti, diversi fattori e che anche gli interventi per garantire la salute e per riconquistarla sono fra loro fortemente interagenti.
In particolare, nelle età avanzate le diverse realtà svolgono un’azione ancora più incisiva nel determinare la qualità e la quantità della vita. Spetta a una medicina attenta e colta utilizzare allo stesso tempo gli strumenti conoscitivi e culturali più tradizionali e quelli più avanzati per strutturare risposte efficaci.
In questa logica, il Congresso affronterà i problemi sollevati dalla pandemia con una visione unitaria, che tenga conto della biologia, della clinica, dell’organizzazione dei servizi socio-assistenziali, della struttura produttiva, della formazione dei giovani, della costruzione di una cultura diffusa, attenta soprattutto alle reciproche responsabilità del vivere assieme. Nell’anziano questi molteplici aspetti si possono rilevare nella loro maggiore incisività e nelle loro conseguenze più rilevanti.
Nel sottofondo dei diversi interventi congressuali si colloca l’impegno per progettare insieme la psicogeriatria della rinascita, perché, anche grazie all’interpretazione di quanto è avvenuto in questi mesi, possa essere sempre più utile per il benessere delle persone anziane del nostro tempo.